Se conosci il nemico, lo eviti. Sapere chi ti minaccia, conoscere  ogni mossa del tuo avversario è la prima regola per poterlo combattere e  vincerlo. Vale sempre, ma ancora di più contro le malattie  cardiovascolari che restano il primo killer degli italiani: ogni anno  causano fino a un decesso su 3. “La ‘madre’ di ogni progetto di  prevenzione è la conoscenza, la consapevolezza di quanto cattive  abitudini e fattori di rischio siano impattanti e dannosi per il cuore e  le arterie, ma anche del fatto che la salute cardiovascolare si  costruisce giorno dopo giorno, a partire da giovanissimi”, spiegano gli  esperti della Siprec (Società italiana per la prevenzione  cardiovascolare), in occasione della Giornata italiana per la  prevenzione cardiovascolare che si celebra il 13 maggio. Oltre alle  minacce più note per la salute di cuore e vasi, gli specialisti ne  aggiungono altri: lo smog e altre forme di inquinamento, i problemi di  sonno, lo stress, le diete sbagliate imposte dalla moda e i social,  troppo spesso cattivi maestri e pessimi consiglieri. Nata per iniziativa  della Siprec, la Giornata italiana per la prevenzione cardiovascolare è  giunta quest’anno alla quarta edizione e ha ricevuto ogni volta la  Medaglia d’Oro del presidente della Repubblica. Primo comandamento,  essere consapevoli. “Se le persone non sanno che la maggior parte delle  malattie cardiovascolari potrebbero essere prevenute, perché dovrebbero  fare prevenzione?”, chiede il presidente Siprec, Massimo Volpe. “La  conoscenza – insiste – è un’arma formidabile di prevenzione”. Ecco  perché, “proprio per contribuire alla conoscenza dei fattori di rischio e  di come combatterli, in occasione della Giornata italiana della  prevenzione cardiovascolare inauguriamo sul portale della Siprec  (www.siprec.it) la Casa della prevenzione cardiovascolare: una sezione  che ospita podcast, video e testi dedicati a questo argomento, che verrà  aggiornata continuamente. Perché anche la prevenzione evolve: non solo  nei contenuti, cioè nella lotta ai fattori di rischio cardiovascolari  emergenti, ma anche nel linguaggio”. Cominciamo dai contenuti. “I  principali fattori di rischio per la salute di cuore e arterie – ricorda  Volpe – sono il colesterolo alto, l’ipertensione, il fumo di sigaretta,  il diabete, sovrappeso/obesità, sedentarietà. Ma accanto a questi ne  stanno emergendo anche di nuovi, come l’inquinamento, un sonno  disturbato o insufficiente, lo stress e anche le mode alimentari e i  cattivi consigli dei social”. Da qui i 10 comandamenti dei cardiologi  per difendersi dalle malattie cardiovascolari adottando uno stile di  vita salutare. “In molti casi – precisano – può essere sufficiente da  solo a correggere i fattori di rischio e a evitare o posticipare il  ricorso alle terapie farmacologiche”.
1. La matematica della salute.  Il punto di partenza per conoscere il rischio cardiovascolare è  ‘misurare’ e farlo regolarmente. “I valori della pressione – illustra  Volpe – si possono controllare facilmente a casa con un apparecchio  elettronico, appuntandoli magari su un quadernetto o sul cellulare per  comunicarli poi al medico”. Un’altra fondamentale misurazione casalinga è  quella del peso: la bilancia va ‘frequentata’ anche ogni mattina,  mentre una volta ogni 2-3 settimane andrà misurato il girovita con un  metro da sarta, perché i depositi di grasso più nocivi sono quelli che  si annidano tra i visceri addominali, sulla pancia (i numeri ideali da  non superare sono 94 centimetri per gli uomini e 80 per le donne).  “Colesterolo” cattivo “Ldl, trigliceridi e glicemia – raccomanda Volpe –  vanno invece controllati periodicamente con un esame del sangue a  cominciare dai 20 anni, o anche prima se c’è una familiarità importante;  andranno poi ricontrollati a scadenze diverse a seconda del livello di  rischio”.
2. La dieta ‘one-health’. “Quello che fa bene all’ambiente –  rimarca Volpe – giova anche alla salute di cuore e arterie. La dieta  mediterranea, per esempio, oltre ad essere di gran lunga la migliore per  la nostra salute, è anche una delle più eco-sostenibili”. Semaforo  verde dunque per frutta, verdure e legumi, semi e frutta a guscio,  cereali integrali, latticini magri, uova, pesce (soprattutto grasso come  pesce azzurro o salmone), carni bianche. Semaforo giallo tendente al  rosso, invece, per dolci, carni rosse e processate, che sono tra le più  nemiche anche della salute del pianeta e andrebbero consumate  saltuariamente e con moderazione (carni rosse massimo 350-500 grammi a  settimana). “Alla larga dai consigli dei cosiddetti meatfluencer–  ammonisce la Siprec – i nuovi (pericolosi) idoli dei social che  propugnano la moda della dieta carnivora”. Anche sale (soglia 5 grammi  al giorno) e zucchero vanno consumati con moderazione.
3. Attenzione  alle bollicine. Se quelle dello spumante o dello champagne, sinonimo di  festa, sono le benvenute (“ma anche in questo caso, trattandosi di  alcol, la moderazione è d’obbligo e non andrebbero superati i 100 grammi  di alcol a settimana”, suggeriscono gli esperti), invece “andrebbero  decisamente evitate quelle dei soft drink e delle bibite zuccherate. Un  bicchiere ogni tanto è accettabile, ma non deve diventare un’abitudine.  Sono ‘calorie liquide’, insidiose, inutili da un punto di vista  nutrizionale e dannose per il metabolismo”.
4. Sigaretta? No grazie.  “Il fumo di tabacco è un pericolo per la salute di tutto l’organismo (è  responsabile della metà delle morti evitabili nei fumatori) e va evitato  – prosegue la Siprec – Attenzione anche a chi vi fuma vicino, perché  anche il fumo passivo mette a rischio cuore e arterie”. E per chi non  riesce a liberarsi da solo dalle ‘bionde’, oggi “sono a disposizione  tanti metodi, farmacologici (cerotti o gomme alla nicotina, bupropione,  vareniclina) e non (psicoterapie) – puntualizza Volpe – proposti dai  medici dei centri anti-fumo. Un altro aiuto per smettere di fumare può  venire dal passaggio temporaneo alle e-cig o al tabacco riscaldato. Ma  deve essere solo per un breve periodo perché neppure questi metodi sono  privi di rischi, soprattutto per i polmoni”.
5. Più sneakers e meno  tacchi. La lotta alla sedentarietà parte anche dalle scarpe.  “È  importante muoversi almeno 5 minuti ogni ora, facendo il giro del  palazzo, una rampa di scale, un corridoio. E questo è più facile –  osservano i cardiologi – se si indossano un paio di scarpe comode”. Per  quanto riguarda invece l’attività fisica, al movimento andrebbero  dedicati “150-300 minuti a settimana di attività aerobica (camminare,  correre, bicicletta, nuovo, ballo, eccetera), alternata ad esercizi di  resistenza (con pesetti, bande elastiche, ecc.) 2 volte a settimana”.
6.  Proteggi il tuo sonno. Non è solo l’inquinamento atmosferico a  danneggiare cuore e arterie, ma anche quello sonoro e luminoso. “Un  eccesso di rumore o di luminosità, non solo quella che viene  dall’esterno, ma anche dallo schermo di tablet e cellulari – indicano  gli specialisti – può danneggiare l’architettura e la durata del sonno. E  un sonno poco ristoratore alla lunga presenta il conto all’apparato  cardiovascolare. Dormire male contribuisce all’aumento di peso, che a  sua volta può portare ad un aumento di pressione e aumentare il rischio  di diabete e di colesterolo alto”. Anche tappi per le orecchie e  mascherina per gli occhi, favorendo un buon riposo notturno, aiutano  quindi a proteggere la salute del cuore. Un altro importante nemico del  cuore sono le Osa (sindrome delle apnee notturne): ne soffre quasi una  persona su 10 e aumenta il rischio di tutte le malattie cardiovascolari.  Se il partner russa o smette di respirare per vari secondi nel sonno,  meglio fare un controllo.
7. Cancella lo stress dalla tua vita. Lo  stress fa male al cuore e alle arterie, continuano gli esperti. Per  rilassarsi è di grande aiuto fare sport o semplicemente andare a  camminare, soprattutto immersi nella natura, tra gli alberi o in riva al  mare. In alternativa, specie nelle giornate di pioggia, yoga, pilates e  tecniche di meditazione aiuteranno a completare la ‘cura relax’.
8.  Semplificare e organizzare. A volte per correggere i fattori di rischio  sono necessari i farmaci, ad esempio contro l’ipertensione, il  colesterolo o il diabete, e questo può creare un problema di aderenza  alle terapie. “Soprattutto quando sono tante le pillole da assumere –  consiglia Volpe – possono venire in aiuto le combinazioni di più  principi attivi nella stessa compressa. Portapillole, con divisori per  giorno e orario o sveglie sul cellulare, aiutano invece a ricordare  quando assumere le compresse nei diversi orari della giornata”.
9.  Non bucare l’appuntamento con le vaccinazioni. “Le vaccinazioni contro  l’influenza, ma anche contro lo pneumococco, Covid-19 e il virus  respiratorio sinciziale nella popolazione anziana e nelle persone  fragili aiutano a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari”,  assicura il presidente Siprec.
10. Naviga in acque sicure: Dottor  Google impazza ovunque, ma non sempre i suoi consigli sono corretti.  “Per la vostra navigazione attraverso i flutti dei fattori di rischio  cardiovascolari e per scoprire come contrastarli – chiosa Volpe –  nuotate dunque acque sicure, cioè in siti certificati come quello della  Siprec. Alla sezione Casa della prevenzione troverete tanti consigli  qualificati che vi aiuteranno a sciogliere dubbi e a imparare come voler  bene al cuore. Ve lo ricorda anche il nostro testimonial il nuotatore e  campione olimpico Gregorio (Greg) Paltrinieri”.
Ufficio Stampa SIPREC
 
	    	






 
    	 
		    







