Le disuguaglianze di salute, soprattutto quelle relative a una malattia cronica come il diabete, rappresentano una sfida complessa che viene posta oggi in modo prioritario da precisi contesti. I più alti tassi di prevalenza della malattia, e delle sue complicanze, si registrano infatti nelle periferie dei grandi centri urbani e in altre aree del nostro Paese dove risiedono fasce di popolazione particolarmente svantaggiate per istruzione e reddito, spesso caratterizzate da abitudini e stili di vita poco salutari. Che il nostro Paese non sia indenne dal fenomeno del “diabete urbano” ce lo dicono anche alcuni numeri, cioè che oltre la metà dei circa 4 milioni di diabetici italiani abita nei primi cento nuclei metropolitani e che il 36% si concentra in 14 grandi città. Tenere in considerazione l’ambiente e le condizioni sociali che più favoriscono l’insorgenza della malattia diventa quindi fondamentale per un’efficace strategia di contrasto a questa. Di fronte a una siffatta sfida, FeSDI, la Federazione Società Diabetologiche Italiane AMD-SID, e ANCI, Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, hanno lanciato la campagna “Una Persona con diabete non è mai sola…i Sindaci sono con Te”, che stata presentata ufficialmente il 9 aprile nella Sala di Presidenza ANCI, alla presenza di altri Enti e Istituzioni coinvolti a vario titolo nella lotta al diabete e all’obesità, tra cui Federsanità, Health City Institute, Fondazione SportCity, Cittadinanzattiva, FAND e Diabete Italia. Il progetto si inserisce all’interno dell’iniziativa più ampia della FeSDI intitolata “Nella cura del tuo diabete non sei mai solo, c’è una squadra intorno a te”, nata con l’obiettivo di rendere tutti più consapevoli dell’importanza del team diabetologico nel percorso di presa in carico dei pazienti. Dopo un primo passo che ha visto la collaborazione con la Lega Nazionale Calcio Serie A (“Il mondo del calcio è con te. Mettiamo in fuori gioco il diabete”), e un secondo appuntamento agli Stati Generali sul Diabete dello scorso 14 marzo (“Le società scientifiche e le Associazioni dei pazienti sono con te”), oggi un nuovo contingente si unisce alla task force che fa squadra intorno alle persone con diabete, quello dei Comuni italiani. Come con il mondo del Calcio, anche in questo caso la campagna si concretizza in uno spot che mette al centro la persona con diabete e i suoi bisogni di salute, con l’obiettivo di contrastare la solitudine, le diseguaglianze e il disagio psicologico che possono derivare dalla convivenza con la malattia. “È cruciale intervenire proprio nelle periferie dei grandi centri urbani se vogliamo davvero garantire prevenzione a chi non si è ancora ammalato, diagnosi precoce ed equo accesso alle cure a chi la patologia l’ha già sviluppata”, spiega il professore Riccardo Candido, presidente FeSDI e AMD. “In quest’ottica i Comuni diventano partner strategici grazie ai quali sviluppare campagne mirate”. È inoltre noto che anche le patologie non trasmissibili risentono fortemente di fattori ambientali e culturali. Basti pensare all’inquinamento atmosferico, ai cambiamenti climatici, ai contesti che favoriscono l’obesità e ai fattori economici che possono portare ad insicurezza alimentare. “In questo quadro si innestano anche i ‘luoghi di vita’: città, aree metropolitane, rurali e interne con le loro caratteristiche”, sottolinea il professore Angelo Avogaro, Presidente SID. “Tenerne conto significa aggiungere alla ‘cassetta degli attrezzi’ dei diabetologi informazioni che permettono una assistenza sempre più personalizzata e coordinata con le autorità locali”.
Ufficio Stampa FeSDI