Si sono tenuti il 14 marzo a Villa Mondragone, Monteporzio Catone (Roma) gli Stati Generali sul Diabete. L’iniziativa, promossa da FeSDI – Federazione delle società diabetologiche italiane, Università di RomaTor Vergata Intergruppo parlamentare Obesità diabete e malattie croniche non trasmissibili, ha come conclusivo fine la stesura di un documento programmatico volto a migliorare prevenzione, diagnosi precoce, monitoraggio, cura e organizzazione dell’assistenza alle persone con diabete in Italia, che verrà consegnato al Ministro della Salute Orazio Schillaci. Con un impatto sul Servizio Sanitario Nazionale di 14 miliardi annui, solo in termini di costidiretti, a cui si aggiungono altrettanti costi indiretti, i circa 4 milioni di italiani con diabete rappresentano oggi un’emergenza sanitaria assoluta. Se si considera che un ulterioremilione dicittadini convive con la patologia senza saperlo, che oltre 3 milioni hanno un altorischio di svilupparla e che le sue complicanze possono ridurre l’aspettativa di vita in media di 6 anni, appare evidente l’urgenza di mettere in campo azioni in grado di arrestare la crescita del diabete nel nostro Paese. Partendo dalle attuali criticità (disuguaglianze nell’accesso all’assistenza specialistica, scarsa integrazione tra strutture diabetologiche e medicina generale, carenza di risorse umane), il documento intende focalizzarsi su alcuni obiettivi prioritari: potenziare la rete diabetologica, ampliarne il personale, garantire maggiore sinergia tra tutti i suoi nodi, sviluppare la digitalizzazione, sfruttare la professionalità del diabetologo nel suo ruolo di “manager” della cronicità. L’assistenza specialistica ha dimostrato di ridurre la mortalità nelle persone con diabete di quasi il 20%, garantisce alla cura un approccio in team multidisciplinare e multiprofessionale e favorisce un maggior accesso all’innovazione farmacologica e tecnologica, che andrebbe offerta in modo più equo su tutto il territorio nazionale. Alla luce di questo quadro gli Stati generali sul diabete si propongono di portare la malattia e le persone che ne sono colpite al centro dell’agenda politica italiana mirando a unificare le voci di tutte le parti interessate, dalle società scientifiche, alle associazioni di pazienti, agli esperti del settore, ai rappresentanti della stampa e ai rappresentanti delle componenti sociali. Al centro dell’evento rimane la preparazione del documento programmatico da consegnare al Ministro della Salute Orazio Schillaci dove presentare spunti programmatici per la prevenzione, la diagnosi precoce, il monitoraggio e la cura della malattia evidenziando l’importanza dell’accesso all’innovazione tecnologica e terapeutica e la necessità di investire risorse per garantire pieno e equo accesso alle cure su tutto il territorio nazionale.
Ufficio Stampa FeSDI (AMD e SID)