In occasione della Giornata Mondiale dell’Ictus, celebrata il 29 ottobre, si è tenuto un check-up cardiovascolare gratuito in tre importanti ospedali del nostro Paese: il Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna, il Policlinico Umberto I di Roma e l’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli. Questa iniziativa faceva parte della campagna di prevenzione “Dai valore al tuo cuore” e ha permesso a molte persone di effettuare gratuitamente tre esami per valutare il rischio di problemi al cuore: misurazione della pressione arteriosa, elettrocardiogramma (ECG) e verifica della presenza di fibrillazione atriale.
Gli operatori sanitari erano presenti dalle ore 7 alle 15 per misurare i parametri dei partecipanti e fare una breve intervista, spiegando poi il rischio delle patologie cardiovascolari e l’importanza di monitorare la pressione arteriosa e l’ECG a casa.
Oltre agli eventi negli ospedali, la campagna “Dai valore al tuo cuore” è stata portata anche in giro per l’Italia con un van attrezzato. Partito il 7 ottobre da Milano e arrivato a Bari il 22 ottobre, il van ha fatto tappa nelle principali piazze italiane per offrire la possibilità di misurare la pressione, fare uno screening della fibrillazione atriale e un ECG con l’aiuto di farmacisti qualificati.
Gli esperti ci ricordano spesso che l’ictus è una delle principali cause di morte e disabilità nel mondo. La fibrillazione atriale è una delle cause più comuni e prevenibili di ictus e molte persone non sanno di averla perché spesso non dà sintomi. Chi soffre di fibrillazione atriale ha un rischio di ictus cinque volte maggiore rispetto a chi non ce l’ha. Fare una diagnosi precoce e iniziare il trattamento il prima possibile può aiutare a prevenire questi problemi. Purtroppo, il fatto che circa il 40% delle persone con fibrillazione atriale non abbia sintomi rende difficile scoprirla in tempo. Per questo è importante fare un ECG ogni volta che ci si sente male e condividere i risultati con il proprio medico.
L’età è un fattore di rischio importante per la fibrillazione atriale, ma ci sono anche altri fattori che non devono essere sottovalutati, come la pressione alta, il diabete, problemi al cuore, malattia renale, obesità, problemi respiratori e le apnee notturne. Secondo i cardiologi, queste sono tutte condizioni in cui è importante fare uno screening per la fibrillazione atriale.
Le malattie cerebrovascolari (come l’ictus) e cardiovascolari (come problemi al cuore) sono le principali cause di morte in Europa. Con l’aumento dell’età, il rischio di sviluppare queste malattie cresce, e si prevede che il numero di casi aumenterà nei prossimi anni con l’invecchiamento della popolazione. Nel mondo, si stima che un adulto su quattro sopra i 25 anni avrà un ictus durante la sua vita. Inoltre, il numero di persone con fibrillazione atriale potrebbe raddoppiare nei prossimi anni, soprattutto nei paesi occidentali dove la popolazione sta invecchiando. Questa situazione non solo ha un grande impatto sulla salute delle persone, ma anche sui sistemi sanitari e sull’economia. Per questo motivo, è fondamentale fare una diagnosi precoce per iniziare subito i trattamenti necessari e migliorare la salute.