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Lavare i denti per prevenire le infezioni cardiache

Lavare i denti per prevenire le infezioni cardiache
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L’endocardite infettiva è un’infiammazione del rivestimento interno del cuore (endocardio) causata da batteri. In alcuni casi l’infezione è provocata dai batteri streptococchi viridans presenti nella placca sulla superficie dei denti, gli stessi responsabili di gengiviti e parodontiti. Un paziente cardiaco che deve sottoporsi a un trattamento ai denti deve assumere antibiotici per prevenire il rischio di una infezione dell’endocardio? No, si rischia molto di più a casa se non si trascura l’igiene orale. È quanto riporta una nuova dichiarazione scientifica dell’American Heart Association, pubblicata il 15 aprile 2021 sulla rivista di punta dell’associazione, Circulation. La profilassi con gli antibiotici in caso di trattamento dentistico è consigliata solo a quattro categorie di pazienti particolarmente a rischio: chi ha una protesi valvolare, chi ha avuto una precedente endocardite infettiva, adulti e bambini con cardiopatia congenita o persone che hanno subito un trapianto di cuore. Per tutti gli altri, la prevenzione migliore resta una corretta igiene dentale quotidiana. Tutto ciò non è una novità. In questo suo ultimo studio l’American Heart Association ha pienamente confermato il contenuto delle linee guida del 2007 che per la prima volta consigliavano l’uso di antibiotici solo a determinate categorie a rischio, riducendo del 90 per cento il numero di pazienti da trattare con gli antibiotici. Raccogliendo i dati sulle endocarditi causate da trattamenti dentistici in più di dieci anni, i ricercatori non hanno osservato alcun aumento delle infezioni in corrispondenza di un ridotto ricorso agli antibiotici in via preventiva. Anche se, va sottolineato, molti dentisti hanno continuato a prescrivere antibiotici ai pazienti cardiaci che non rientravano nelle categorie più a rischio nonostante le raccomandazioni delle linee guide. La quantità di prescrizioni è comunque diminuita notevolmente rispetto al periodo precedente al 2007. Gli esperti dell’American Heart Association ribadiscono oggi quel che avevano già detto più di dieci anni fa: è molto più probabile sviluppare una endocardite a causa di una scarsa igiene orale nella routine quotidiana piuttosto che con una procedura dentale. “Il mantenimento di una buona igiene orale e l’accesso regolare alle cure dentistiche sono considerati importanti nella prevenzione della endocardite batterica quanto l’assunzione di antibiotici prima di determinate procedure dentali. Sulla base di una revisione delle prove disponibili, non ci sono modifiche raccomandate alle linee guida di prevenzione per l’endocardite da streptococco viridans del 2007”, scrivono i ricercatori nelle conclusioni. “Continuiamo a raccomandare la profilassi solo per le categorie di pazienti a più alto rischio di esito avverso”, precisa Walter R. Wilson, presidente del Comitato di scrittura delle dichiarazioni ed uno dei consulenti della Divisione di Malattie Infettive del Dipartimento di Medicina Interna presso la Mayo Clinic di Rochester, Minnesota, sottolineando l’importanza fondamentale di una buona salute orale e l’accesso regolare alle cure dentistiche per tutti.

L’endocardite infettiva è un’infiammazione del rivestimento interno del cuore (endocardio) causata da batteri. In alcuni casi l’infezione è provocata dai batteri streptococchi viridans presenti nella placca sulla superficie dei denti, gli stessi responsabili di gengiviti e parodontiti. Un paziente cardiaco che deve sottoporsi a un trattamento ai denti deve assumere antibiotici per prevenire il rischio di una infezione dell’endocardio? No, si rischia molto di più a casa se non si trascura l’igiene orale. È quanto riporta una nuova dichiarazione scientifica dell’American Heart Association, pubblicata il 15 aprile 2021 sulla rivista di punta dell’associazione, Circulation. La profilassi con gli antibiotici in caso di trattamento dentistico è consigliata solo a quattro categorie di pazienti particolarmente a rischio: chi ha una protesi valvolare, chi ha avuto una precedente endocardite infettiva, adulti e bambini con cardiopatia congenita o persone che hanno subito un trapianto di cuore. Per tutti gli altri, la prevenzione migliore resta una corretta igiene dentale quotidiana. Tutto ciò non è una novità. In questo suo ultimo studio l’American Heart Association ha pienamente confermato il contenuto delle linee guida del 2007 che per la prima volta consigliavano l’uso di antibiotici solo a determinate categorie a rischio, riducendo del 90 per cento il numero di pazienti da trattare con gli antibiotici. Raccogliendo i dati sulle endocarditi causate da trattamenti dentistici in più di dieci anni, i ricercatori non hanno osservato alcun aumento delle infezioni in corrispondenza di un ridotto ricorso agli antibiotici in via preventiva. Anche se, va sottolineato, molti dentisti hanno continuato a prescrivere antibiotici ai pazienti cardiaci che non rientravano nelle categorie più a rischio nonostante le raccomandazioni delle linee guide. La quantità di prescrizioni è comunque diminuita notevolmente rispetto al periodo precedente al 2007. Gli esperti dell’American Heart Association ribadiscono oggi quel che avevano già detto più di dieci anni fa: è molto più probabile sviluppare una endocardite a causa di una scarsa igiene orale nella routine quotidiana piuttosto che con una procedura dentale. “Il mantenimento di una buona igiene orale e l’accesso regolare alle cure dentistiche sono considerati importanti nella prevenzione della endocardite batterica quanto l’assunzione di antibiotici prima di determinate procedure dentali. Sulla base di una revisione delle prove disponibili, non ci sono modifiche raccomandate alle linee guida di prevenzione per l’endocardite da streptococco viridans del 2007”, scrivono i ricercatori nelle conclusioni. “Continuiamo a raccomandare la profilassi solo per le categorie di pazienti a più alto rischio di esito avverso”, precisa Walter R. Wilson, presidente del Comitato di scrittura delle dichiarazioni ed uno dei consulenti della Divisione di Malattie Infettive del Dipartimento di Medicina Interna presso la Mayo Clinic di Rochester, Minnesota, sottolineando l’importanza fondamentale di una buona salute orale e l’accesso regolare alle cure dentistiche per tutti.

Fonte: Walter R. Wilson – heart.org – 15 aprile 2021 – https://newsroom.heart.org/news/good-dental-health-may-help-prevent-heart-infection-from-mouth-bacteria

Tags: cardiachedentiinfezioni

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