Fonte: Yaghi S, et al. Circulation. 2017 Oct 30. pii: CIRCULATIONAHA.117.030458. doi: 10.1161/CIRCULATIONAHA.117.030458. [Epub ahead of print] PubMed PMID: 29084736
Lo studio IRIS ha dimostrato che il pioglitazone riduce il rischio di ictus o infarto miocardico nei pazienti non diabetici con resistenza all’insulina e un recente ictus o TIA. L’attuale analisi secondaria ha utilizzato i criteri di consenso aggiornati al 2013 dell’ictus ischemico per esaminare l’effetto del pioglitazone sull’incidenza di ictus. I partecipanti allo studio sono stati randomizzati a ricevere pioglitazone (45 mg al giorno) o placebo entro 180 giorni da un ictus ischemico o TIA e sono stati seguiti per un massimo di 5 anni. Su un totale di 3.876 partecipanti allo studio con età media di 63 anni, si sono verificati 377 eventi di ictus in 319 partecipanti. Il pioglitazone è stato associato ad una riduzione del 25% del rischio di ictus a 5 anni (8.0% vs. 10.7%;). Il pioglitazone ha ridotto il rischio di ictus ischemici ma non ha avuto alcun effetto sul rischio di eventi emorragici. In conclusione, il pioglitazone è stato efficace per la prevenzione secondaria dell’ictus ischemico nei pazienti non diabetici con insulino-resistenza.