Un recente studio ha confrontato una nuova insulina, chiamata Efsitora alfa, con l’insulina glargine, in pazienti con diabete di tipo 2 (T2D). Efsitora alfa è un tipo di insulina che si può prendere una volta a settimana, grazie alla sua lunga durata d’azione. Lo studio ha coinvolto 54 persone che già usavano un’insulina basale (insulina a lunga durata), e ha valutato il rischio di ipoglicemia (quando il livello di zucchero nel sangue diventa troppo basso) in tre situazioni diverse che aumentano il rischio di ipoglicemia:
- Digiuno prolungato per 24 ore (niente cibo per un giorno intero)
- Digiuno con esercizio fisico (niente cibo e attività fisica)
- Somministrazione di una doppia dose di insulina (una quantità maggiore di insulina del solito)
I risultati hanno mostrato che il livello di zucchero nel sangue a digiuno era leggermente più basso nel gruppo trattato con Efsitora rispetto al gruppo trattato con glargine: circa 6 mg/dL in meno per il digiuno prolungato e il digiuno con esercizio fisico, e 10 mg/dL in meno nel caso della dose doppia. Per quanto riguarda il rischio di ipoglicemia di livello 1 (valori di glicemia tra 54 e 70 mg/dL), non ci sono state differenze significative tra i due gruppi in nessuna delle tre situazioni. La percentuale di persone che ha sperimentato ipoglicemia è stata simile tra i due trattamenti: ad esempio, nel digiuno prolungato il 44,7% delle persone nel gruppo Efsitora ha avuto episodi di ipoglicemia, contro il 42,6% nel gruppo glargine. Gli episodi di ipoglicemia di livello 2 (glicemia sotto i 54 mg/dL) sono stati molto rari per entrambi i trattamenti, e non si sono verificati episodi di ipoglicemia grave.
In conclusione, lo studio ha dimostrato che l’insulina Efsitora, che si assume una volta a settimana, non aumenta il rischio di episodi di ipoglicemia rispetto all’insulina glargine, che si prende ogni giorno, nemmeno in situazioni in cui il rischio di ipoglicemia è più alto.
Fonte: EASD Congress 2024