Effetti delle diverse strategie terapeutiche sull’emodinamica, morfologia e funzione ventricolare destra nell’ipertensione arteriosa polmonare

Gli obiettivi di trattamento dell’ipertensione arteriosa polmonare idiopatica (IPAH) comprendono il miglioramento della funzione ventricolare destra (RV), dell’emodinamica (la dinamica circolatoria del sangue) e dei sintomi per spostare i pazienti in una categoria a basso rischio di eventi clinici avversi. Non sono disponibili dati sull’effetto della terapia di combinazione iniziale nel miglioramento del RV rispetto alla monoterapia. Lo scopo di questo studio è stato valutare la morfologia e la funzionalità RV ecocardiograficamente, nei pazienti affetti da IPAH e trattati con diverse strategie. Abbiamo valutato 67 pazienti consecutivi naive ( si intendono pazienti che non abbiano avuto precedenti esposizioni terapeutiche ad uno specifico farmaco o per i quali le precedenti esposizioni, in base al giudizio del medico, siano sufficientemente distanti nel tempo) trattati con terapia anti-IPAH e 10 pazienti trattati con terapia di combinazione di prima linea in 10 centri e confrontati con 2 coorti adattate trattate con monoterapia dopo un follow-up a breve termine. La valutazione comprendeva parametri clinici, emodinamici e ecocardiografici. A 155 ± 65 giorni dalla valutazione basale, i pazienti del gruppo orale + prostanoide (gruppo 1) hanno mostrato un miglioramento clinico ed emodinamico rispetto al gruppo doppia terapia orale. Sono stati valutati retrospettivamente: pazienti in terapia orale+prostanoidi (gruppo1) mostravano un miglioramento emodinamico e clinico maggiore rispetto a quelli in doppia terapia orale (gruppo 2), al gruppo in monoterapia orale (gruppo 3) e a coloro che erano in monoterapia con solo prostanoide (gruppo 4). La più ampia riduzione delle resistenze vascolari polmonari nei gruppi 1, 2 e 4 è stata associata a un miglioramento significativo di tutti i parametri ecocardiografici del RV rispetto al gruppo 3. Considerando il numero di pazienti che hanno raggiunto gli obiettivi target indicati dalle linee guida stabilite, 8 di 27 (29,6 %) e 7 dei 42 (16,7%) pazienti nei gruppi 1 e 2 hanno ottenuto rispettivamente un basso rischio, rispetto a 2 dei 69 (2,8%) e 6 dei 27 (22,2%) nei gruppi 3 e 4 . Concludendo, nei pazienti in terapia avanzata con IPAH, una strategia di terapia di combinazione anticipata sembra migliorare significativamente l’emodinamica, la morfologia e la funzione di RV rispetto alla monoterapia orale. I risultati più significativi sembrano essere raggiunti con prostanoidi più farmaci orali, mentre l’uso della doppia combinazione orale e prostanoidi in monoterapia sembrano produrre risultati simili.