ChYP:UN PICCOLO GESTO SALVAVITA

Impariamo a riconoscere la Fibrillazione atriale

ChYP (Check Your Pulse: il ritmo del cuore) è una campagna realizzata da ALT Onlus per la prevenzione dell’Ictus Cerebrale da Fibrillazione Atriale.

Ma cosa s’intende per Fibrillazione Atriale? La Fibrillazione Atriale è un battito del cuore irregolare, un’aritmia che si verifica nell’atrio, camera alta del cuore, che batte in modo scomposto e “fibrilla”. È un disordine pericoloso, che riduce l’efficienza del cuore, diminuendo l’arrivo di sangue agli organi. Se l’atrio si muove male e non riesce a svuotarsi ad ogni contrazione, il sangue può ristagnare e coagulare, formando Trombi da cui si staccano frammenti – chiamati Emboli – che viaggiando lungo le arterie possono provocare Ictus, Ischemie o TIA (attacchi ischemici transitori).

Il nostro cuore è una macchina estremamente complessa. Batte in modo ordinato, rapido o lento, ma sempre in maniera regolare. In caso di sforzo fisico, come una corsa, o di un evento emozionante o spaventoso, può accelerare, così come può diminuire quando dormiamo o siamo rilassati, pur mantenendo una certa costanza. Se il cuore batte in maniera irregolare e scomposta, possiamo trovarci di fronte ad una Fibrillazione Atriale. Le cause sono molteplici: invecchiamento, assunzione di sostanze tossiche come alcool, droghe o farmaci, scompenso cardiaco, cardiopatia dilatativa che causa ingrossamento dell’organo, valvulopatia o un precedente Infarto per Aterosclerosi delle coronarie. Spesso i sintomi sono evidenti e riconoscibili. Capogiri, stanchezza profonda e ingiustificata, mancanza di respiro e fiato corto per sforzi anche lievi sono dei campanelli d’allarme da non sottovalutare. In molti casi i sintomi sono sfumati e transitori e quindi difficili da riconoscere. La diagnosi viene effettuata dal medico con un ECG, ma noi stessi possiamo capire se c’è qualcosa che non va, mettendo due dita della mano destra sul polso sinistro. Un piccolo gesto, che può fare anche un bambino, e che può salvare una vita.

Con questo scopo ALT Onlus ha ideato la campagna ChYP (Check Your Pulse), con il contributo di Fondazione Cariplo e del Fondo in Memoria di Maria e Guido Marsigliesi, in partnership con laVerdi e con la collaborazione del CSC – Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia (Sede Lombardia). ChYP infatti è un progetto d’informazione, sensibilizzazione e formazione, dedicato soprattutto ai più piccoli, con attività e lezioni nelle scuole per spiegare ai ragazzi la Fibrillazione Atriale, come si riconosce, le cause e l’importanza di mantenere uno stile di vita sano e attivo. Bambini e ragazzi sono stati coinvolti in lezioni a tema musicale con la sezione percussioni dell’Orchestra Sinfonica Junior di laVerdi, che hanno messo a confronto il ritmo nella musica con quello del cuore, e nella realizzazione di uno spot educativo con la partecipazione della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia. Per la prima volta in Italia, i bambini sono stati coinvolti in una campagna informativa legata a questa patologia che – se non curata – può provocare Ictus cerebrale. Capire fin dalla giovane età che un gesto così semplice, come mettere due dita della mano destra sul polso sinistro alla base del pollice, permette di “sentire” il ritmo del cuore e può salvare una vita è fondamentale per crescere consapevoli e per aiutare amici o familiari. I piccoli studenti si sono dimostrati molto interessati ai meccanismi di funzionamento del cuore, della circolazione del sangue, della sua capacità di coagulare solo quando serve, dei meccanismi che provocano la formazione di coaguli (Trombi) nelle arterie che – liberando emboli – possono causare Ictus cerebrale. A loro è stato inoltre spiegato quali sono i fattori di rischio, l’importanza di uno stile di vita sano e di una corretta alimentazione supportata da attività fisica. Parola d’ordine è “tempestività”: riconoscere rapidamente la Fibrillazione Atriale può evitare la formazione di Trombi nel cuore e aiutarci ad impostare una cura efficace per l’Aritmia con farmaci che rallentano la tendenza del sangue a coagulare.

Creare consapevolezza nella popolazione è fondamentale. Oggi la Fibrillazione Atriale colpisce 10 milioni di pazienti in Europa, circa 2 milioni in Italia, ma la tendenza è destinata a crescere in modo preoccupante: si stima infatti che il numero di pazienti nel mondo è destinato a raddoppiare entro il 2050, anche a causa dell’invecchiamento della popolazione. Sono numeri tremendi, se pensiamo che un Ictus su cinque è causato da questa Aritmia. La Fibrillazione Atriale infatti moltiplica per cinque il rischio di Ictus, una malattia spesso fatale ma che in un caso su tre lascia invalidità gravi.

Se riconosciuta per tempo invece, la Fibrillazione Atriale può essere curata e tenuta sotto controllo con cure specifiche. Se tenuta sotto osservazione, il paziente può condurre uno stile di vita normale, se invece viene sottovalutata o trascurata, il paziente ha una qualità della vita spesso compromessa, affaticandosi per sforzi lievi. A soffrirne sono prevalentemente persone con più di 65 anni, che soffrono di Ipertensione, Insufficienza cardiaca, Angina pectoris o che hanno già avuto un Infarto. Spesso colpisce chi abusa di alcool o stupefacenti, o chi ha subito un intervento chirurgico al cuore, chi soffre per stress intenso e prolungato o di malattie croniche broncopolmonari. Chi ha un cuore stanco, dilatato, malato, o chi soffre di malattie come diabete, ipertensione e scompenso, dovrebbe effettuare controlli periodici. Ogni cuore invecchia in maniera programmata, ma noi possiamo ritardarne l’invecchiamento scegliendo il nostro stile di vita. Se ci accorgiamo che il battito del nostro cuore è irregolare e disordinato, se soffriamo di vertigini, mancanza di respiro o sensazione di svenimenti, dobbiamo rivolgerci immediatamente al medico perché sono sintomi di un suo cattivo funzionamento.

“Sentire” il ritmo del cuore è semplice: ritagliamoci qualche minuto per sederci e rilassarci. Posizioniamo due dita della mano destra sul polso sinistro, alla base del pollice, premendo delicatamente finché sotto i polpastrelli si percepisce il battito del cuore. Contiamo i battiti del cuore in 15 secondi e moltiplichiamo per 4. In questo modo si ottiene la frequenza cardiaca espressa in battiti per minuto. Si consiglia di controllare il polso almeno una volta alla settimana.

Questo scompenso può colpire indistintamente uomini e donne, anche se i sintomi sono diversi. Nelle donne sono più evidenti e hanno un maggiore impatto sulla qualità della vita. Le donne sono spesso afflitte dalla sindrome di Takotsubo, una malattia del muscolo cardiaco spesso collegata a stress eccessivo e prolungato. Fibrillazione Atriale e Ictus colpiscono anche giovani, bambini, e persino i neonati. Quotidianamente siamo al lavoro per diffondere una maggiore consapevolezza: condividiamo insieme il messaggio che un piccolo gesto, imparato anche dai più piccoli, può salvare una vita. Con la campagna ChYP – Check Your Pulse, ci siamo rivolti alle nuove generazioni, con un linguaggio immediato, coinvolgente, efficace. Ora tocca a ciascuno di noi impegnarsi in prima persona per insegnare ad amici, familiari e conoscenti questo semplice gesto.

Link allo spot https://www.youtube.com/watch?v=-dwpP4a_NzM

Dott.ssa Lidia Rota Vender
Presidente ALT
Specialista in Ematologia e Malattie cardiovascolari da Trombosi