Più attività fisica significa più salute per il cuore e il cervello, aiuta a migliorare la salute delle ossa, dei muscoli e il nostro umore
Lavoro, stress, ritmi frenetici e la modernità dei nostri giorni non
sempre ci aiutano a vivere una vita sana. Crescendo, ci muoviamo meno,
svolgiamo lavori spesso sedentari e dedichiamo sempre meno tempo al
movimento, convinti di non avere abbastanza tempo da dedicare
all’attività sportiva o al tempo libero. Spesso, la mancanza di tempo è
una scusa per nascondere la pigrizia: se vogliamo, il tempo da dedicare a
noi stessi lo troviamo. Così come troviamo il tempo per prenderci cura e
fare manutenzione alla nostra auto, al motorino o alla bicicletta, così
dobbiamo fare con il nostro corpo, che più di tutto necessita di
attenzioni se non vogliamo invecchiare male, soffrendo di osteoporosi o
problemi cardiovascolari. Svolgere attività fisica in modo intelligente,
non significa allenarsi per partecipare alle Olimpiadi o a campionati
professionisti, significa ritagliarsi del tempo, ogni giorno, da
dedicare all’esercizio fisico in funzione delle proprie possibilità e
caratteristiche. Più attività fisica infatti, significa maggior salute
per il cuore e il cervello, per migliorare la salute delle ossa, dei
muscoli e – non meno importanti – il nostro umore e la nostra energia. I
numeri di chi pratica attività sportiva, sono ancora troppo bassi:
oggi, 25 donne su 100 e 22 uomini su 100 sono assolutamente pigri e non
svolgono alcun tipo di attività fisica. Dato ancora più preoccupante
riguarda i giovani: l’80% dei ragazzi tra i 13 e i 15 anni, non svolge
attività fisica moderata. Non stupisce dunque che rispetto a 30 anni fa,
l’obesità negli adolescenti sia più che raddoppiata. Un adolescente
obeso, rispetto ai suoi coetanei, ha maggiori probabilità d’incorrere in
ipertensione arteriosa e diabete, patologie scatenanti delle malattie
cardiovascolari. Essere pigri, negli adulti e nei più giovani, significa
moltiplicare quindi la probabilità di andare incontro a Infarto, Ictus,
Trombosi, Embolia, diabete, ipertensione, aumento dei livelli di
colesterolo nel sangue e conseguente aterosclerosi e demenza. I benefici
dell’attività fisica sono innumerevoli: migliora la circolazione del
sangue, polmoni, cuore e cervello ricevono più ossigeno e più
nutrimento, quindi funzionano meglio. È una preziosa alleata per il
sonno e per aiutare a smaltire stress e ansia, favorendo l’eliminazione
degli ormoni negativi che li producono. Fa bene ai muscoli, mantenendoli
tonici ed efficienti, all’autostima e anche all’armonia sessuale di
uomini e donne. Infine, aiuta il peso, permettendo di consumare le
calorie che assumiamo mangiando. Il sovrappeso infatti, non minaccia
solo la nostra linea e la nostra autostima, ma soprattutto è un pericolo
per la nostra salute. Il grasso che accumuliamo negli anni, mette a
dura prova le articolazioni di schiena, anche e ginocchia, e provoca
stress a cuore e arterie, aumenta la pressione del sangue e mette in
circolo sostanze che infiammano le cellule di cuore e cervello. Anche
nel perdere peso, così come nell’attività fisica, è fondamentale darsi
obiettivi raggiungibili e non troppo ambiziosi. La fretta è infatti il
nostro primo nemico: impariamo a mangiare sano e pratichiamo almeno 30
minuti di attività fisica 5 giorni alla settimana, adeguata alle nostre
possibilità. Le calorie in eccesso che non consumiamo, si trasformano in
grasso sul corpo e all’interno dello stesso, intorno al cuore e
all’intestino. I lipidi in eccedenza infatti, si accumulano sulle pareti
dei vasi sanguigni, formando depositi che riducono il diametro interno
delle arterie. Questi depositi possono diminuire o – nei casi più gravi –
interrompere il flusso di sangue agli organi e scatenare disturbi del
sistema della coagulazione che portano a Trombosi. Mangiamo meno e
muoviamoci di più, solo così perdiamo peso e allontaniamo il pericolo di
ammalarci. Anche chi ha sofferto di problemi cardiovascolari può (anzi,
deve!) svolgere attività fisica. Un recente report di EHN (European
Heart Network) in cui ALT, Associazione per la lotta alla Trombosi e
alle malattie cardiovascolari – Onlus, rappresenta l’Italia, dimostra
che 150 minuti alla settimana di attività fisica moderata permettono di
ammalarsi meno e che negli Stati in cui esistono leggi che favoriscono
questo tipo di attività, le persone si ammalano meno e si muovono di
più. Il medesimo report inoltre, sottolinea l’importanza d’impostare un
programma di attività fisica adatto anche nei pazienti che hanno già
avuto un evento cardio o cerebrovascolare, come una Trombosi, un
Infarto, un Ictus cerebrale, che hanno subito un bypass o
un’angioplastica o un intervento di chirurgia vascolare, o che soffrono
di diabete o ipertensione o hanno livelli di colesterolo alti troppo a
lungo nel tempo o aterosclerosi già diagnosticata. Tali programmi devono
ovviamente essere compatibili con le caratteristiche e le fragilità di
ognuno, e devono aggiungersi alla riabilitazione guidata da
professionisti fisiatri o fisioterapisti. Se siamo pigri e non ci siamo
mai avvicinati al mondo dello sport, da dove dobbiamo partire? Per prima
cosa, alziamoci dal divano e muoviamoci! Evitiamo l’ascensore e
facciamo le scale a piedi, su e giù più volte al giorno. Balliamo, anche
da soli, davanti alla tv o con la radio oppure pedaliamo lentamente
(almeno 40 minuti consecutivi) su una cyclette guardando il nostro
programma televisivo preferito. Se siamo pigri, l’attività fisica più
semplice e immediata ma dai benefici più duraturi è la camminata.
Camminare ci permette infatti di raggiungere il nostro peso ideale,
salvaguardando l’efficienza del corpo e della salute. Aiuta a
proteggerci da Infarto, Ictus, Trombosi, ipertensione e diabete ma è
anche fondamentale per rinforzare le ossa, i muscoli e l’umore. Più
frequenti saranno le nostre camminate, più grandi saranno i benefici.
Quando pratichiamo attività fisica, ricordiamoci di mantenerci idratati e
di non esagerare con gli sforzi intensi. Fondamentale si rivela essere
il ruolo delle Istituzioni: investire in campagne informative
sull’importanza di mantenere uno stile di vita sano e attivo, potrebbe
portare grandissimi benefici non solo alla salute dei cittadini, ma
anche in termini di risparmio per gli Stati in spese sanitarie. Le
malattie cardiovascolari infatti, sono altamente evitabili grazie alla
prevenzione e a cambiamenti, anche piccoli, nei fattori di rischio
legati allo stile di vita. Proprio per questo ALT Onlus, da oltre 30
anni si occupa d’informare sulla pericolosità di queste patologie, che
possono portare alla morte o a gravi disabilità e che ancora oggi,
uccidono più del cancro. Informazioni che dobbiamo associare a campagne
di prevenzione legate allo stile di vita: mangiamo sano, pratichiamo
attività sportiva, evitiamo fumo e alcool, insegniamo ai nostri figli le
buone abitudini in fatto di alimentazione e sport, ricordando le parole
del professore Valentín Fuster,Direttore del Mount Sinai Heart,
and Physician-in-Chief at The Mount Sinai Hospital, New York City,
United States of America e Presidente del Comitato Scientifico di ALT ,
che ci ricorda di scegliere uno stile di vita sano, da subito: “Non è mai troppo tardi, e non è mai troppo presto per avere cura del tuo cuore”.
Dott.ssa Lidia Rota Vender
Specialista in Ematologia e Malattie cardiovascolari da Trombosi
Presidente di ALT Onlus
www.trombosi.org