Un’alleanza contro il diabete con un anno di screening nelle periferie del Paese

Una maxi campagna itinerante di informazione sul diabete lunga un anno, con screening che arriveranno nelle periferie del Paese ma anche in Parlamento e in altre sedi istituzionali in modo da ‘accendere’ l’attenzione dei decisori. Sono alcuni elementi del progetto ‘Il diabete una malattia molto Comune’ promosso dalla Società italiana di diabetologia (Sid) e l’Associazione medici diabetologici (Amd) presentato il 14 novembre presso la sede dell’Associazione nazionale Comuni italiani (Anci) a Roma, in occasione della Giornata mondiale del diabete. Nel corso dell’incontro le due sigle hanno anche ufficializzato la nascita della Federazione delle società diabetologiche italiane (Sid-Amd) – Fesdi, alleanza contro il diabete – che avrà l’obiettivo di parlare alle istituzioni, nazionali e internazionali, con voce univoca e più forte.

Tra gli obiettivi del progetto fare luce sulle questioni “dell’accesso equo e capillare alle cure sul territorio promuovendo una maggiore consapevolezza sull’importanza della prevenzione e della diagnosi precoce a livello nazionale, ma soprattutto territoriale, in quelle aree in cui si registrano i più alti tassi di prevalenza della malattia e delle sue complicanze, vale a dire le periferie dei grandi centri urbani e altre aree del Paese, in cui, generalmente, risiedono fasce di popolazione socio-economicamente più svantaggiate per istruzione o condizioni economiche”. La campagna Amd-Sid mira ad ampliare le conoscenze sul diabete – che nel nostro Paese interessa circa 4 milioni di persone e oltre 1 milione che non sa di averlo – per gli operatori sanitari, per cittadini che convivono con la patologia ma anche per le istituzioni.

I risultati dell’iniziativa saranno presentati il prossimo anno in occasione della giornata del diabete 2023. Il progetto si strutturerà sul territorio e nelle periferie: con il coinvolgimento delle farmacie; workshop in sedi istituzionali nelle diverse regioni e in Parlamento per sensibilizzare i decisori politici sui temi più importanti legati al diabete, quali ad esempio la prevenzione, il rischio cardiovascolare, l’obesità, la depressione e stress, l’attività fisica e la lotta alla sedentarietà, il diabete nel contesto sociale, l’assistenza, i costi delle cure.

“La giornata mondiale del diabete – osserva Angelo Avogaro, presidente della Sid – vuole indicare non solo ai decisori, ma anche ai cittadini, la grande importanza della prevenzione nel ridurre l’incidenza della malattia diabetica e di come si può prevenire la mortalità e le complicanze legate a questa patologia. Si vuole inoltre ribadire l’importanza della prevenzione nel mantenere il cittadino in buona salute: è di questa che abbiamo bisogno per ridurre le cure e i costi”.

“Il diabete, per alcuni aspetti, è una malattia legata a barriere socio-economiche che, inevitabilmente, hanno delle ripercussioni sullo stile di vita e sulla cura di sé”, commenta Graziano Di Cianni, presidente dell’Amd. “Nelle periferie e nelle aree più disagiate, infatti, il diabete risulta essere più frequente. L’obiettivo di Amd e Sid è arrivare proprio qui, sviluppando, in sinergia con gli attori coinvolti sul territorio, come direttori generali, farmacisti, psicologi e infermieri, e con le istituzioni locali, iniziative per la promozione di campagne di screening, informazione e sensibilizzazione attraverso cui far conoscere il diabete e, al contempo, offrire spunti in sede istituzionale per una migliore gestione della malattia”.

“Il diabete è una malattia cronica che ha gravi ripercussioni sulla qualità della vita di chi ne è affetto, portando spesso allo sviluppo di ulteriori complicanze e incidendo significativamente sull’economia del Paese: oggi sindaci e amministratori locali possono fare molto, attraverso una pianificazione dei territori più salutogenica e politiche pubbliche in grado di rafforzare servizi pubblici di prossimità e promuovere stili di vita sani” – aggiungono Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale Anci e Roberto Pella, vicepresidente vicario Anci e presidente Intergruppo parlamentare ‘Qualità di vita nelle città’.