Il rischio di recidiva di ictus aumenta in caso di sospensione della statina

Fonte: Lee M. et al. J Am Heart Assoc. 2017 Aug 2;6(8). doi: 10.1161/JAHA.117.005658

L’interruzione del trattamento con statine a 3-6 mesi da un ictus ischemico si associa ad un maggior rischio di recidiva ad un anno e ad un aumento della mortalità. E assai sconsigliata quindi la sospensione della statina nei pazienti con recente ictus ischemico. Le linee guida raccomandano il trattamento con statine nei pazienti con storia di ictus ischemico; tuttavia, nella pratica clinica, molti pazienti sospendono l’assunzione del farmaco dopo i primi 3 mesi. Un precedente studio (1) ha dimostrato che la sospensione della statina nel primo anno dopo un evento cerebrovascolare acuto aumenta la mortalità, mentre non è chiaro quali siano le conseguenze sul rischio di recidiva di ictus. Questo ampio studio che si basa sull’osservazione, ha indagato gli effetti dell’interruzione e della riduzione di dosaggio della statina sul rischio di recidiva di ictus. A partire dai dati del Taiwan National Health Insurance Research Database, è stata condotta un’analisi su pazienti a cui era stata prescritta una statina entro 90 giorni da un ictus ischemico nel periodo 2001-2012; in base alla successiva gestione della terapia, la popolazione di studio è stata divisa in tre gruppi, comprendenti pazienti che avevano interrotto il farmaco (n=8.353), pazienti che avevano ridotto il dosaggio (n=3.175) e pazienti che avevano mantenuto invariata la terapia (n=33.623). E’ stato, quindi, analizzato il rischio di recidiva di ictus durante un follow-up di un anno, confrontando i pazienti che avevano sospeso o ridotto la statina con coloro che avevano proseguito la terapia. Su 45.151 pazienti arruolati, il 7% aveva ridotto la statina a 3-6 mesi dall’evento e il 18.5% aveva sospeso il trattamento; una recidiva di ictus è stata osservata in 2120 pazienti al follow-up ad un anno. La sospensione della statina si associava ad un maggior rischio di recidiva di ictus ischemico o emorragico ad un anno, mentre la riduzione del dosaggio non comportava un rischio aggiuntivo. Nel confronto con i pazienti che avevano mantenuto invariata la terapia, l’interruzione della statina si associava anche ad un maggior rischio di mortalità da tutte le cause, eventi maggiori (composito di stroke, infarto e morte) ed ospedalizzazione.