Automisurazione domiciliare della pressione arteriosa, tra storia presente e futuro

Da oltre un secolo la misurazione clinico-ambulatoriale della pressione rappresenta il cardine della valutazione dell’ipertensione arteriosa. L’approccio convenzionale di Riva-Rocci-Korotkoff con sfigmomanometro e fonendoscopio rappresenta ancora oggi il riferimento nella gestione diagnostica e terapeutica dell’ipertensione arteriosa. Da alcuni anni peraltro si sta assistendo ad una diffusione sempre più ampia della misurazione della pressione arteriosa (PA) secondo nuove metodologie standardizzate quali l’automisurazione domiciliare (HBPM) ed il monitoraggio pressorio nelle 24 ore (ABPM). La scelta fra le due metodiche di monitoraggio domiciliare risulta fondata su ragioni di ordine economico e pratico: l’ABPM rappresenta il gold standard in determinate situazioni codificate nelle linee guida internazionali, ma risulta senz’altro più laboriosa e dispendiosa, richiedendo la presenza di specifici dispositivi riutilizzabili, di personale addestrato alla loro installazione, rimozione, scaricamento dei dati e refertazione, maggior impiego dunque di tempo e risorse. La automisurazione domiciliare si sta affermando dunque quale metodica di monitoraggio grazie anche al numero sempre crescente di apparecchi disponibili sul mercato e alla maggior educazione dei pazienti nei confronti di fattori di rischio quali l’ipertensione o le dislipidemie.

L’automisurazione domiciliare della pressione, ormai impiegata estesamente nella pratica clinica, è stata considerata utile da tutte le Linee Guida internazionali fin dagli anni ’90.

I principali vantaggi della HBPM sono elencati nella tabella 1.

Nel tempo si sono sviluppati apparecchi sempre più semplici ed affidabili per la automisurazione domiciliare. Vi è ormai un’ampia scelta di dispositivi automatici per la auto-misurazione della pressione arteriosa, praticamente tutti fondati sull’uso della metodica oscillometrica, la maggior parte dei quali non sono ancora stati sottoposti a validazione indipendente. Nel tentativo di rendere più agevole la misurazione della pressione da parte dei pazienti sono stati commercializzati anche dispositivi da polso, permettendo una misurazione rapida senza bisogno di togliersi i vestiti; tuttavia la bontà di tale metodica è inficiata da una serie di problemi: la loro accuratezza si perde qualora il braccio non sia tenuto esattamente all’altezza del cuore durante la misurazione, e la loro sensibilità risulta inoltre dipendente dalla posizione del polso. A riprova di ciò, un singolo modello da polso ha al momento attuale superato con successo la validazione.

Negli anni, partendo da misuratori semplici e comunque precisi tipo Omron M!, gli apparecchi si sono progressivamente evoluti. In particolare gli apparecchi automatici hanno spesso la problematica del corretto posizionamento del bracciale e della giusta misura rispetto alla circonferenza del braccio. Alcuni modelli più recenti, a partire dall’OMROS M6 Comfort IT, ora arirvato alla versione M8, hanno la caratteristica di avere un bracciale pre-formato 22-42 cm, che copre la maggior parte delle circonferenze del braccio. La caratteristica principale del bracciale inoltre è che ha un sensore per la rivelazione dell’arteria più ampio del 30% vs i bracciali tradizionali e questo permette di avere molto più spesso la lettura corretta ed accurata della PA anche se indossato in posizione non del tutto corretta. Questo dato è molto importante perché nonostante nei bracciali sia sempre indicato il punto di dove posizionare il sensore proprio sulla brachiale spesso non viene fatto e questo porta a lettura di valori non accurati. Secondo quanto pubblicato da una recente “consensus” SIIA/SIMG 1 paziente su 3 commette questo errore. Recentemente infine sono disponibili apparecchi che permetto la contemporanea misurazione della pressione arteriosa e del ritmo cardiaco con sviluppi futuri molto interessanti.

Lorenzo Ghiadoni
Internista
Centro Riferimento Regionale Ipertensione Arteriosa
Direttore Medicina d’Urgenza Universitaria
AOU Pisana e Università di Pisa
Presidente AcEMC (Academy of Emergency Medicine and Care)

Andrea Ungar

Geriatra e Cardiologo
Responsabile Centro Ipertensione Geriatra-UTIG (AOU Careggi)
Centro di Riferimento Regionale della Toscana per l’Ipertensione Arteriosa dell’anziano
Presidente SIGG (Società Italiana di Gerontologia e Geriatria)